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Riordino delle disposizioni legislative in materia di costruzione: innovazione o revisione organica?

Pubblicato il 03/12/2022
Riordino delle disposizioni legislative in materia di costruzione: innovazione o revisione organica?

C’era una volta il DDL 1679/S avente ad oggetto “Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di costruzione”. Progetto ambizioso e organico (ancora in itinere per quanto mi risulti) sul quale l’UNITEL ha contribuito fattivamente in Audizione presso l’VIII Commissione (Lavori Pubblici, Comunicazioni) del Senato della Repubblica Italiana nella seduta n° 134 del 30 Novembre 2021 i cui risultati sono stati pubblicati su un documento trasmesso al Senato e ad oggi consultabile anche sul GIORNALE UNITEL n° 2/2022.

Nel Frattempo si era costituita una Commissione di Esperti con Decreto del  Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MiMS) n° 441 del 11 Novembre 2021 per la riforma della normativa nazionale in materia di pianificazione del territorio, standard urbanistici e in materia edilizia, il cui lavoro è stato diffuso nel mese di ottobre 2022.

Il risultato del lavoro è consultabile nel documento allegato dove con il testo a fronte è presente la versione del DPR 380/01 attualmente in vigore e la versione del d.P.R. n. 380/2001 con le modifiche apportate dalla Commissione.

Tra le novità più rilevanti nel nuovo testo:

  • Le deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati;
  • Le definizioni degli interventi edilizi con particolare attenzione alla manutenzione straordinaria, al frazionamento/accorpamento delle unità immobiliari e alla ristrutturazione edilizia;
  • Gli interventi in attività edilizia libera
  • La soppressione della Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA);
  • Le azioni processuali avverso i titoli abilitativi edilizi;
  • La soppressione del silenzio-assenso sul permesso di costruire;
  • La segnalazione certificata di inizio attività;
  • La sostituzione della segnalazione certificata di inizio di attività in alternativa al permesso di costruire con l'inserimento della "disciplina della segnalazione certificata di inizio attività";
  • La sostituzione della parte con le autorizzazioni preliminari alla segnalazione certificata di inizio attività e alla comunicazione dell'inizio dei lavori a favore della "Segnalazione di inizio attività a effetto differito";
  • L’inserimento della "tutela giurisdizionale";
  • La disciplina che riguarda gli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali;
  • La disciplina sugli interventi di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità;
  • La disciplina sugli interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire;
  • Le tolleranze costruttive;
  • Gli interventi abusivi realizzati su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici;
  • Gli interventi eseguiti in base a permesso annullato;
  • L'abrogazione della disciplina sull'annullamento del permesso di costruire da parte della Regione;
  • La demolizione delle opere abusive.

Oggetto del lavoro della commissione è stata anche la produzione di un disegno di legge rubricato "Principi fondamentali e norme generali in materia di governo del territorio", costituito da 22 articoli che hanno l'obiettivo di realizzare una riforma complessiva della legislazione statale in materia di pianificazione urbanistica e governo del territorio, superando l’attuale assetto, ormai estremamente frammentato ma incentrato ancora sul ceppo della risalente legge n. 1150/1942, solo parzialmente rivista e adeguata a seguito della diversa suddivisione delle competenze in suddetta materia conseguente all’istituzione delle autonomie regionali e - più di recente - alla riforma del Titolo V della Costituzione.

Il disegno di legge si compone di 22 articoli:

  • Articolo 1 Oggetto
  • Articolo 2 Contenuti del governo del territorio
  • Articolo 3 Principi fondamentali del governo del territorio
  • Articolo 4 Disciplina del consumo di suolo
  • Articolo 5 Sostenibilità ambientale
  • Articolo 6 Pianificazione del territorio
  • Articolo 7 Il Piano strategico metropolitano
  • Articolo 8 Il Piano territoriale generale metropolitano
  • Articolo 9 Forma e contenuto dei piani urbanistici comunali e intercomunali
  • Articolo 10 Regime dei diritti edificatori
  • Articolo 11 Dotazioni urbanistiche e territoriali
  • Articolo 12 Perequazione urbanistica
  • Articolo 13 Perequazione territoriale
  • Articolo 14 Compensazione e incentivazioni urbanistiche
  • Articolo 15 Contributo straordinario
  • Articolo 16 Strumenti urbanistici attuativi convenzionati
  • Articolo 17 Norme di principio per la rigenerazione urbana
  • Articolo 18 Urbanistica consensuale e accordi di pianificazione
  • Articolo 19 Partecipazione dei cittadini e dei titolari di interessi collettivi e diffusi
  • Articolo 20 Vigilanza sul territorio e regime sanzionatorio.
  • Articolo 21 Giurisdizione
  • Articolo 22 Abrogazioni

Il testo di questa corposa documentazione è scaricabile al seguente link: https://www.lavoripubblici.it/news/riforma-testo-unico-edilizia-urbanistica-ecco-proposte-commissione-29602 per un approfondimento da parte degli addetti ai lavori. La conoscenza di questo lavoro coinvolge quali attori principali coloro che in primis la devono applicare sul proprio territorio: i tecnici comunali. Ed è per questo motivo che chi deve applicare la norma sul proprio territorio non può essere l’ultimo ad essere reso edotto ma dovrebbe essere il primo attore in quanto conoscitore dei territori. La generalizzazione non paga, la condivisione può essere a supporto del legislatore per far sì che la legge emanata sia di immediata applicabilità, senza alcuna riserva.

Tutto quanto riportato naturalmente dovrà essere convertito in legge. Pertanto ad oggi noi non possiamo fare altro che prendere atto di quanto prodotto con la consapevolezza che in fase di conversione possa subire ulteriori modifiche sperando che siano solo migliorative del testo così come prodotto.

Non dimentichiamoci però che è in itinere un altro DDL presso il Senato della Repubblica: il n° 1860 (Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di costruzioni e di interventi di trasformazione e conservazione edilizia) il cui fascicolo è aggiornato alla data del 27/11/2022.

Veniamo ad oggi.

La vita del DPR 380/01 non è stata semplice! Prima di queste ultime proposte è stato modificato (solo dal 2019 ad oggi) ben 7 volte e precisamente:

  • aprile 2019: aggiornato al dl 32/2019 - decreto sblocca cantieri;
  • giugno 2019: aggiornato alla Legge n. 55/2019 di conversione del dl 32/2019 (legge Sblocca cantieri);
  • luglio 2020: aggiornato alle modifiche previste dal dl 76/2020 (decreto semplificazioni);
  • settembre 2020: aggiornato alle modifiche introdotte dalla legge 120/2020 di conversione del dl 76/2020 (decreto semplificazioni);
  • legge 34/2022 (decreto energia);
  • legge 91/2022 (legge di conversione decreto aiuti);
  • settembre 2022: inserito art. 6 comma b-bis (VEPA in edilizia libera).

Si spera pertanto che quanto si sta mettendo in atto trovi pace con la definizione dell’ultima proposta di modifica. In alternativa sarebbe da riscrivere in toto, così come è stato pensato con il DDL 1679/S e che molto probabilmente troverà luce non appena definite altre dinamiche in esso richiamate.

A tutto questo proliferare normativo si aggiungono tutte le azioni legate al PNRR.

PNRR, SUAP e SUE: in arrivo un portale unico per tutti i comuni.

A supporto delle innovazioni legislative si aggiungono ulteriori sollecitazioni e obblighi il tutto per: SEMPLIFICARE, DIGITALIZZARE I PROCESSI E I PROCEDIMENTI, DARE LA POSSIBILITÀ, AL CITTADINO/PROFESSIONISTA di operare in TRASPARENZA e CELERITÀ,.

Ora quello che manca è la definizione delle regole (in parte richiamate in questo articolo e ancora in itinere). Pertanto alla luce di quanto sopra esposto auspichiamo una rapida soluzione e una definizione di tutte quelle caselle vuote necessarie e indispensabili da valorizzare per far funzionare al meglio la macchina amministrativa, ma soprattutto per dare risposte certe al cittadino.

 

Articolo di Giuseppe De Iuliis, Coordinatore di Area Centro UNITEL

 Allegati
TESTO DPR 380-01 - COORDINATO.pdf


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