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Per la ricostruzione in Abruzzo in arrivo due miliardi di euro

Pubblicato il 17/01/2013

Il pre-Cipe ieri ha dato parere favorevole per la distribuzione di 2.245 milioni di euro del Fondo Sviluppo coesione all'Abruzzo per la ricostruzione post sisma. E così, all'edilizia privata andranno 1.445 milioni, a quella pubblica andranno 450 milioni, a espropri e altre spese obbligatorie saranno destinasti 180 milioni, altri 100 andranno a sostegno delle attività produttive e di ricerca, 55 milioni andranno ai Comuni fuori dal cratere e, infine, 15 milioni saranno destinati all'assistenza tecnica.

Ieri è stato anche presentato il settimo Rapporto del Servizio studi della Camera sull'attuazione della legge obiettivo. Dal rapporto si apprende che solo l'11% delle grandi opere della legge obiettivo sono concluse, per un importo di 40,8 miliardi (sul totale di 374 miliardi del programma varato nel 2011). Dall'aprile 2011 al settembre 2012 sono arrivate a conclusione opere per 6,5 miliardi. Le opere arrivano al 32,7% se si considerano solo le opere approvate dal Cipe, per 124,5 miliardi.

Questi dati segnalano che l'avanzamento delle opere con contratto, cantierate, e concluse è ancora piuttosto modesto. Il che significa anche e soprattutto un sostanziale fallimento della legge obiettivo, nata per essere al centro della programmazione delle grandi opere e che invece, specialmente negli ultimi diciotto mesi, ha progressivamente perso peso, in concomitanza con il nascere di nuovi strumenti di programmazione, quali il Piano nazionale per il Sud e il Piano azione coesione (forse anche perché i fondi Ue sono concreti mentre quelli nazionali spesso esistono solo sulla carta, perché realmente in cassa c'è poco).


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