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Abruzzo. Legge regionale sul Governo del Territorio. Continua il dibattito sulla nuova normativa.

Pubblicato il 30/05/2024
Pubblicato in: Articoli
Abruzzo. Legge regionale sul Governo del Territorio. Continua il dibattito sulla nuova normativa.

Numerosi i seminari, convegni e tavole rotonde organizzate da Ordini, Enti e Associazioni. La Regione attiva una pagina web per rispondere ai tanti quesiti.

 

Settimana intensa per quanto riguarda le tematiche relative alla nuova legge regionale sul Governo del Territorio della Regione Abruzzo, la L.R. 58 del 21 dicembre 2023, già oggetto di alcune modifiche, a seguito delle sollecitazioni giunte da Ordini professionali e associazioni, INU e UNITEL in primis.

Il 21 maggio scorso la Provincia dell’Aquila ha organizzato, in collaborazione con ANCE, un incontro, dedicato in particolare ad amministratori ed uffici tecnici comunali, nel corso del quale, oltre ad essere sottolineata la necessità di un testo normativo che segnasse la discontinuità con il regime urbanistico previgente, sono state anche evidenzate le criticità della normativa approvata e la necessità di una sua revisione in corso d’opera, recependo le istanze e le segnalazioni degli enti locali, deputati all’applicazione della legge.

Il 23 maggio, presso la sede dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia dell’Aquila si è tenuto il terzo di tre seminari che hanno affrontato gli aspetti specialistici della L.R. 58/2023. Una serie di incontri dove si sono confrontati i professionisti, pubblici e privati, dell’urbanistica e dell’edilizia, su aspetti operativi che la normativa attualmente vigente sottovaluta o, addirittura, ignora. Il dibattito, sempre costruttivo e propositivo, ha portato alla luce numerosi aspetti che il legislatore regionale dovrà, necessariamente, correggere o prendere in considerazione, onde evitare problematiche applicative non di poco conto.

Infine, il 24 maggio, presso l’Università di Teramo, il Dipartimento di Giurisprudenza ha animato una partecipata tavola rotonda sul tema dei rapporti intersoggettivi nella nuova legge urbanistica regionale: il ruolo di Regione, Province e Comuni. L’incontro, che ha visto protagonisti eminenti giuristi e rappresentanti del mondo accademico e della pubblica amministrazione, ha sottolineato ancora una volta la necessità di una normativa di nuova generazione sul governo del territorio, coordinata con le tante tematiche che attengono alla gestione dello stesso (ambientali, ecologiche, sociali, economiche) ma ha di nuovo messo in luce le criticità esistenti, in particolare tra nel rapporto tra Enti e potestà pianificatoria comunale, nonché nella poca attenzione alle diversità territoriali che caratterizzano una regione come l’Abruzzo.

Nel dibattito che si è generato in questi e in precedenti incontri, l’UNITEL è stata sempre protagonista, grazie al lavoro della sezione Abruzzo, collaborando attivamente con l’INU sezione Abruzzo Molise e gli Ordini e Collegi professionali tecnici.

L’Unione Italiana dei Tecnici degli Enti Locali ha, fin dalla predisposizione del testo normativo, poi approvato nel dicembre 2023, fornito spunti collaborativi, forte dell’esperienza sul campo dei suoi iscritti e delle sue iscritte, donne e uomini che prestano servizio, come dirigenti, funzionari o istruttori, negli uffici tecnici dei Comuni e delle Province o in altre realtà amministrative, e devono quotidianamente fare i conti con un panorama legislativo e giurisprudenziale in continuo divenire, con regole a volte contraddittorie e mutevoli di difficile interpretazione.

Grazie a questo patrimonio di conoscenze l’UNITEL ha già ottenuto dal Governo regionale una parziale modifica della normativa, nel febbraio 2024, facendo si che, nel periodo transitorio, fino all’individuazione del territorio urbanizzato, fosse possibile approvare piani attuativi coerenti con i piani regolatori comunali vigenti.

Restano però diversi nodi da sciogliere, tra i quali il “limbo” che si creerà tra la perimetrazione del territorio urbanizzato e l’approvazione dei nuovi P.U.C. (Piani Urbanistici Comunali), dove sarà vietata qualsiasi attività urbanistica, varianti puntuali comprese, anche all’interno del territorio urbanizzato già individuato.

Va rimarcata, inoltre, la necessità che Regione e Province adeguino, ai principi e agli obblighi della nuova legge, i piani di loro competenza, prima che i Comuni redigano i P.U.C., in modo da mantenere la coerenza tra i vari livelli di pianificazione e venga fornito il patrimonio di conoscenze necessario per una efficace pianificazione dei territori.

In conclusione, quello che emerge da tutti gli incontri, in particolare dal base costituita da tecnici, pubblici e privati, professionisti, accademici e imprenditori, è la necessità di una revisione costruttiva, libera da preconcetti, del testo normativo, che tenga conto delle tante criticità rilevate e che, sicuramente, emergeranno in corso d’opera, in un clima di collaborazione paritaria tra legislatore e destinatari della legge.

UNITE è, come sempre, disponibile, e continuerà a fornire il proprio apporto costruttivo.

Si segnala la pagina web della Regione dove poter leggere le risposte ai quesiti già inviati ed avere istruzioni su come inviare ulteriori richieste di chiarimenti.


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