di Mauro Calabrese
Pubblicato in Gazzetta il comunicato del ministero dell’Ambiente recante «Avviso relativo al Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro», istituito con il decreto ministeriale 20 luglio 2016 n. 208, che fissa al 10 gennaio 2017 il termine ultimo per la presentazione da parte dei Comuni interessati dei progetti finanziabili dal Programma.
L’avviso
Con il comunicato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 239 del 12 ottobre 2016, il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare rammenta alle amministrazioni locali interessate i contenuti del Programma sperimentale, che prevede il co-finanziamento di progetti volti a incentivare iniziative di mobilità sostenibile, che dovranno improrogabilmente essere presentati, esclusivamente a mezzo Pec, entro il termine di novanta giorni a far data dal giorno successivo alla pubblicazione, quindi entro il 10 gennaio 2017.
Il Programma
Il decreto ministeriale n. 208/2016, emanato sulla scorta del Collegato ambientale (Legge 221/2015), ha previsto le modalità per la presentazione delle proposte e per l’impiego dello stanziamento di 35 milioni di euro diretti al co-finanziamento, fino al 60 % del totale dei costi ammissibili da parte del ministero dell’Ambiente, di progetti elaborati dagli Enti locali e finalizzati all’incentivazione di iniziative di mobilità sostenibile, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei di riduzione delle emissioni di gas serra e inquinanti derivanti dal settore dei trasporti.
I progetti
Le proposte progettuali eleggibili dal Programma dovranno essere sviluppate dagli Enti locali, da soli o in raggruppamenti, espressione di un ambito territoriale con popolazione interessata di almeno 100 mila abitanti, finalizzati, secondo la previsione di legge, a incentivare iniziative di mobilità sostenibile nei centri urbani, comprese iniziative di «piedibus», di car-pooling o di car-sharing, come anche di bike-pooling e bike-sharing, ovvero per la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti a basse emissioni, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili.
I progetti potranno riguardare, inoltre, programmi di educazione e sicurezza stradale, di «infomobilità», per la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, comprendendo anche il contrasto alle problematiche legate alla vita sedentaria, inclusa la cessione a titolo gratuito di «buoni mobilità» ai lavoratori che usano mezzi di trasporto sostenibili, nonché la creazione di piste ciclabili e delle cosiddette «zone 30», dove imporre riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta, in prossimità di istituti scolastici, università e sedi di lavoro.
Criteri di assegnazione
Potranno beneficiare dei finanziamenti, in via prioritaria, a parità di valutazione delle proposte progettuali, i Comuni che abbiano registrato nell’anno 2015 un superamento dei limiti di legge di PM10 e NOx e nei quali sia stato adottato il «Piano Urbano della Mobilità» previsto dalla legge 24 novembre 2000 n. 340, oppure quei Comuni che abbiano aderito ad accordi territoriali di contenimento dell’inquinamento atmosferico da fonti mobili per il 2016, adottando le relative iniziative concrete.
L’assegnazione del punteggio all’esito della valutazione delle proposte progettuali terrà conto della qualità dell’intervento, in virtù della fattibilità e della copertura finanziaria, dei benefici ambientali preventivati e del livello di integrazione con altre azioni sul territorio nonché del grado di innovazione, della presenza di una pianificazione dei trasporti e di iniziative di mobility management all’interno dell’amministrazione locale. Ai fini del finanziamento, sarà determinante, inoltre, l’attività di monitoraggio e verifica dei risultati ottenuti, sulla mobilità generale, ma soprattutto in termini di benefici ambientale, di riduzione degli inquinanti e del consumo di carburante, di calo del traffico privato e della sosta nei centri urbani, in particolare in prossimità di scuole e sedi di lavoro.
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