A cura di Maria Cristina Colombo
professore a contratto al Politecnico di Milano - avvocato amministrativista
PREMESSA
Una delle difficoltà maggiori che incontrano oggi gli operatori nel settore degli appalti è quella del collegamento tra nozioni e definizioni contenute nel Codice del 2006 (il D.lgs n. 163) e le fattispecie concrete che trovano davanti a sè e rispetto alle quali debbono avviare una procedura comparativa.
Ad esempio, di fronte alla necessità di esternalizzare la gestione di un centro sportivo, l’istituto da utilizzare sarà un appalto, una concessione, o si dovrà addirittura parlare di servizio pubblico locale? O addirittura valutare forme di partenariato pubblico privato?
Operazione interpretativa non di poco conto visto che da essa discende la normativa da applicare e la tipologia di bando o avviso da pubblicare e sulla cui base va poi gestita l’intera procedura concorsuale.
A ciò si aggiunga che la recente approvazione, lo scorso gennaio, delle nuove Direttive Comunitarie apre nuovi scenari anche sul piano definitorio.
Utilità