In data maggio 2010, a seguito di esposto da parte di un privato, è stato accertato da personale dell’U.T.C. e Comando Polizia Locale, attività edilizia abusiva consistente in costruzione di tettoie coperte per ricovero di mezzi di trasporto (autobus di linea), in area classificata all’epoca dell’abuso in zona “E Agricola” del vigente P.R.G., in cui tale attività non è esercitabile e nella quale sono possibili solo costruzione attinente alla residenza necessaria per la conduzione del fondo agricolo, nonché manufatti da adibire pertinenze rurali (stalle-fienili ecc.) .
Successivamente all’accertamento il Responsabile del Servizio Tecnico emetteva ordinanza di demolizione di opere abusive e ripristino dello stato dei luoghi, in attuazione di quanto previsto dall’art. 27 del D.P.R. n. 380/2001.
All’epoca dell’accertamento erano in corso le procedure di adozione del Regolamento Urbanistico, approvato successivamente in data 27.4.2011.
In virtù di detto Regolamento Urbanistico il terreno sul quale erano state edificate le opere abusive, è stato trasformato in zona “D10 Area Insediamenti Produttivi “. Le norme tecniche di attuazione allegate al Regolamento Urbanistico in tale zona consentono le seguenti destinazioni uso:
e con le seguenti modalità di intervento:
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede:
E’ possibile, in caso di richiesta di permesso di costruire in sanatoria, rilasciare la sanatoria, alla luce della nuova destinazione urbanistica attribuita alla zona interessata, intervenuta successivamente all’abuso riscontrato, non potendosi accertare la conformità urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda?
Grazie.
Distinti saluti.
RISPOSTA:
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