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Disegni di legge sulla Rigenerazione urbana e governo del territorio. Unitel in audizione in Senato

Pubblicato il 12/04/2024
Pubblicato in: Articoli
Disegni di legge sulla Rigenerazione urbana e governo del territorio. Unitel in audizione in Senato

Giovedì 4 aprile 2024, L'Ufficio di Presidenza della Commissione Lavori Pubblici,  integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari dell'8a Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica del Senato, nell'ambito dell'esame dei disegni di legge congiunti n. 29, 42, 761, 863, 903, e 1028 (Sulla Rigenerazione urbana e riduzione del consumo del suolo), ha ascoltato il rappresentante del Comitato Scientifico dell’ UNITEL- Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali, Salvatore Di Baccostorico socio UNITEL, esperto in materia di edilizia e Urbanistica, nonché Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Raiano (AQ) e formatore professionale.

L’associazione da subito coinvolta nell’esame dei disegni di legge ha ritenuto opportuno partecipare illustrando gli elementi cardine a cui sono legate delle criticità rilevanti per i territori, le quali necessitano di una seria riflessione concertativa tra tutti gli attori coinvolti.

Il “riuso” dell’esistente diventerà obiettivo primario, si utilizza ciò che già esiste, rinnovandolo e ristrutturandolo. Il tutto all’interno del territorio già urbanizzato, con l’obbligo di impattare il meno possibile sulle porzioni di territorio al di fuori dei perimetri cittadini, salvaguardando così in primis il territorio rurale.

Purtroppo – esordisce Di Bacco – è cronaca degli ultimi anni come eventi climatici estremi, dissesti idrogeologici, inondazioni, esondazioni, evidenziano quali elementi di concausa anche all’eccessivo consumo del suolo e della sua cementificazione riducendo le superfici agricole permeabili.

Di Bacco si è trovato d’accordo con le revisioni proposte e con le indicazioni previste dai disegni di legge sulla rigenerazione urbana e di governo e gestione del territorio. Tra queste il contenimento del consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico. Oppure la rigenerazione dei territori urbanizzati ed il miglioramento della qualità urbana ed edilizia, con particolare riferimento all’efficienza nell’uso di energia e risorse fisiche.

L’esame analitico di tutti i punti nevralgici del nuovo modo di concepire la rigenerazione urbana e del governo del territorio deve essere affrontato in concertazione fin dalle prime fasi di formazione delle leggi – spiega Di Bacco -. La pianificazione e la gestione dei territori non può essere gestita da un solo ente, ma necessariamente deve essere concertata, ma soprattutto partecipata preliminarmente sui territori regionali con le loro peculiarità e diversità tra le realtà dei territori interni e di quelli costieri con vocazione più turistica”.

Noi operatori di trincea e di prima linea vogliamo trasferire il know-how acquisto in questi anni di conoscenza del proprio territorio, al fine di dare un contributo fattivo e determinante per una migliore pianificazione e gestione dello stesso soprattutto sotto l’aspetto idrogeologico cercando anche di ridurre i danni futuri derivanti da una non corretta pianificazione del proprio territorio. Tutti, dagli operatori di settore, agli amministratori, alle pubbliche amministrazioni finanche i cittadini dobbiamo fare uno sforzo congiunto e condiviso sui territori affinché le generazioni future traggano benefici dalle pianificazioni di oggi lanciando una ideale staffetta tra ciò che è stato il passato, ciò che siamo noi nel presente e ciò che sarà il futuro”.

Obiettivo principale dell’intervento: illustrare ed apportare spunti utili e riflessioni sui vari disegni di legge sulla rigenerazione urbana ed in particolare dei centri storici e nuclei antiche della nostra nazione.

I temi affrontati da UNITEL sono:

Nuclei Antichi, Centri Storici e Zone A del D.M. 1444/1968 

  1. Premesse e considerazioni generali
  2. Procedure di acquisizione gratuita al patrimonio del comune. Procedimenti amministrativi e giuridici necessari per attivare la rigenerazione urbana. 
  3. Procedure di acquisizione gratuita al patrimonio del comune. Proposta tipo.

 

Le priorità per l’UNITEL 

  • Digitalizzazione e dematerializzazione fascicoli edilizi relativi ai fabbricati oggetto di rigenerazione urbana;
  • Creazione della banca dati. Introduzione dei fascicoli del fabbricato digitali per gli edifici oggetto di piani di rigenerazione urbana di nuova costruzione e/o esistenti. (vedasi allegati 1a e 1b);
  • Introduzione di portali informatici unici nazionali per la gestione dei procedimenti amministrativi della rigenerazione urbana;
  • Unicità del titolo abilitativo edilizio per gli immobili oggetto di rigenerazione urbana;
  • Rapporti del T.U. delle costruzioni e delle normative sulla Rigenerazione Urbana con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e sostenibilità ambientale ed energetica;
  • Rigenerazione urbana dei centri storici. Demolizione e ricostruzione edifici esistenti. Criticità applicative dell’art. 3 comma 1 lettera d. (vedasi allegati 2 e 3);
  • Zone sismiche e Agibilità delle costruzioni esistenti nell’ambito della rigenerazione urbana.

 

L’Audizione UNITEL

Nell’esporre il punto di vista dell’Associazione, Di Bacco esordisce sostenendo come, da “addetto ai lavori in prima linea”, si ritrovi quotidianamente ad operare e confrontarsi con professionisti locali, imprese, associazioni e cittadini. In questo periodo di emergenza, questi attori del mondo dell’edilizia “hanno la necessità di avere procedimenti da seguire che siano snelli, chiari auspicando un percorso che imponga una certezza giuridica sui procedimenti da seguire”.

Tuttavia, l’esperto abruzzese afferma che “l’esame analitico di tutti i punti nevralgici dei disegni di legge dovrebbe essere affrontato in un tavolo di concertazione” 

Ribadendo il suo ruolo di tecnico e profondo conoscitore delle normative, Di Bacco sostiene l’esigenza da parte degli enti locali di “celerità, certezza giuridica e velocità dei procedimenti amministrativi".

Infatti, tra i punti di discussione di UNITEL, compaiono:

  1. Digitalizzazione e dematerializzazione della documentazione cartacea in possesso dei Comuni

Processo che andrebbe applicato anche ai fascicoli del fabbricato, indispensabili per le richieste di bonus e agevolazioni fiscali. Il Superbonus 110, continua il tecnico aquilano, “ha evidenziato carenze sistematiche delle banche dati comunali nella ricerca dei fascicoli dei fabbricati”: criticità che hanno portato a una situazione di “imbarazzo istituzionale” da parte dei Comuni, data la loro “incapacità di rispettare i termini di richiesta da parte dei cittadini di accesso agli atti per verificare la cosiddetta ‘conformità edilizia’ prevista dall’art. 9 bis comma 1 bis del T.U. dell’Edilizia”.

È necessario disporre di fondi statali anche utilizzando le risorse del PNRR per cercare di creare le basi per il “fascicolo del fabbricato”, oggi è “più che mai indispensabile per gestire eventi e procedimenti futuri in materia edilizia”. Senza il fascicolo, gli uffici tecnici andranno incontro a grandi difficoltà nella gestione del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei Piani di Rigenerazione Urbana.

  1. Unicità delle piattaforme e interoperabilità dei dati telematici

“In Italia”, prosegue Di Bacco, “esistono troppe piattaforme telematiche: è necessario [...] far interagire tra di loro queste banche dati”.

Di conseguenza, UNITEL auspica che il governo procedi alla creazione di un’unica piattaforma nazionale con “contenuti riferiti a tutti i procedimenti in essere ed ‘obblighi’ tutte le amministrazioni che sono collegate al procedimento edilizio ad operare all’interno della piattaforma unica”. Soltanto con una sola piattaforma interoperabile si potrà avere un’accelerazione dei processi edilizi necessari al rilascio dei provvedimenti autorizzativi per i piani e progetti sulla rigenerazione urbana.

  1. Agibilità delle costruzioni esistenti

La maggior parte dei fabbricati italiani, secondo il membro UNITEL, “è sprovvista del titolo legittimante all’utilizzo dell’immobile che è quello dell’agibilità, che negli anni ha perso valenza ed è tornata in auge negli ultimi anni grazie al sistema bancario per la richiesta di mutui, dove si chiede espressamente il provvedimento di agibilità”.

Di conseguenza, gli uffici tecnici si sono ritrovati con una grande mole di richieste da parte dei cittadini in merito a questo provvedimento, per poi scoprire che molti fabbricati ne sono sprovvisti. “Sanare questa situazione è una questione delicata”, dal momento che entrerebbero in discussione una serie di titoli, come il collaudo statico, che metterebbero in difficoltà l’intero apparato pubblico-statale.

  1. Rigenerazione urbana

La questione della “rigenerazione urbana e demo-ricostruzione in ambiti e quartieri locali può creare problemi amministrativi e burocratici. Ma da un punto di vista di legittimità giuridica, come si acquisiscono questi fabbricati?” Sollecita il tecnico abruzzese.

Riportando la sua esperienza di tecnico di un piccolo comune del Centro-Sud Italia, Di Bacco sostiene che, in simili realtà, molto spesso soggette al fenomeno dello “spopolamento”, la maggior parte di questi fabbricati si trovano in uno stato fatiscente e risultano vari intestatari, anche deceduti: “come può un comune, con un decreto di esproprio, legittimare il passaggio di questi ruderi alla proprietà comunale senza che ci sia un’apposita norma che permetta a un ente locale di acquisire giuridicamente queste proprietà?”. “Ben venga la rigenerazione urbana”, incalza l’esperto, “ma si rischiano intoppi di natura burocratica che non permettono poi di effettuare” la stessa “rigenerazione urbana”.

La proposta di UNITEL è di creare una nuova normativa che conceda all’ente locale di effettuare un “esproprio legalizzato” e che consenta di richiedere fondi e agevolazioni al fine di poter concludere il procedimento a livello giuridico e legittimante.

Il Presidente della Commissione del Senato, inoltre, ha chiesto a Di Bacco di redigere una relazione sugli eventuali procedimenti tecnici-amministrativi che i comuni dovranno adottare e attuare al fine di adempiere alle finalità rigenerative previsti nei vari disegni di legge, in misura semplificata e con percorsi chiari e trasparenti.


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