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Funzioni locali, firmato il contratto 2019-2021

Pubblicato il 23/11/2022
Pubblicato in: Pubblica Amministrazione
Funzioni locali, firmato il contratto 2019-2021

È stato sottoscritto il Contratto collettivo nazionale del Comparto funzioni locali, per il triennio 2019-2021. Lo rende noto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, “soddisfatto per la firma che riguarda 430 mila dipendenti di Comuni, Province, Regioni e Camere di Commercio, con un incremento retributivo fino a 118 euro e importanti novità che riconoscono il merito e le competenze”.

“Il confronto costruttivo tra Aran e sindacati, che ringrazio, ci permette di tagliare un altro significativo traguardo nel percorso di rilancio dei rinnovi contrattuali - sottolinea il ministro Zangrillo -, a conferma della centralità nell’agenda del governo del tema del lavoro pubblico. Dopo il contratto della sanità e quello della scuola, diamo un altro segnale di attenzione a dei lavoratori cruciali per lo sviluppo del Paese perché, con competenza e impegno, garantiscono il funzionamento degli enti territoriali più vicini ai cittadini".

“Sono molto soddisfatto – dichiara il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo – per la firma di un contratto così importante per 430mila dipendenti di Comuni, Province e Regioni. Una trattativa lunga ma che ha portato a un risultato importante per l’intera categoria e per gli Enti che hanno visto riconosciute le loro specificità organizzative e gestionali”.
 
Il nuovo Contratto (il testo è visionabile QUI) prevede, tra i punti più importanti:

– Incremento retributivo medio del comparto è di 100,27 euro mensili per tredici mensilità (APPROFONDIMENTO), considerando anche le risorse aggiuntive dello 0,55% e 0,22%, l’incremento mensile arriva a 117,53 euro. Gli arretrati medi del contratto sono pari a poco meno di 1.900 euro.

– Revisione del sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti. A completamento del sistema di classificazione, è prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, che ne aumenta la rilevanza.

– Nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali che prevede differenziali stipendiali intesi come incrementi stabili del trattamento economico, finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.

– Nuova Sezione per le professioni ordinistiche nella quale viene ricompreso il personale le cui mansioni richiedono obbligatoriamente l’iscrizione a Ordini professionali.

– Il sistema delle relazioni sindacali vede una importante revisione nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto e con la valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione.

– Modifiche sostanziali ad alcuni istituti del rapporto di lavoro, ricercando un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle aziende ed enti.

– Nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile, previsto dalla legge 81/2017 e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.


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