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Mobility manager: approvate le linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani per gli spostamenti casa-lavoro

Pubblicato il 05/08/2021
Mobility manager: approvate le linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani per gli spostamenti casa-lavoro

In un precedente articolo abbiamo scritto di “chi” sono i mobility manager e in queste righe vogliamo spiegare cosa è il Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL), documento fondamentale per la gestione della mobilità aziendale o degli enti pubblici. Compito facilitatoci dalla recentissima uscita delle “Linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro da parte dei Mobility manager” approvate il 4 agosto con Decreto n. 209, dal Ministero per la Transizione Ecologica e dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Linee guida espressamente previste nell’ultimo decreto del 12 maggio 2021 che si inseriscono nel programma di sviluppo e valorizzazione delle politiche di mobilità urbana sostenibile già avviato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobiltà sostenibili con l’adozione delle “Linee guida per la redazione di Piani Urbani di Mobilità sostenibile” e costituiscono un utile supporto alle attività dei Mobility manager delle imprese e delle pubbliche amministrazioni dei Comuni con oltre 50mila abitanti che devono redigere i piani di spostamento casa-lavoro, da adottare entro il 31 agosto per poter accedere ai finanziamenti stanziati per l’anno 2021 e che ammontano a 50 milioni.

I piani di spostamento casa-lavoro, fino ad oggi non disciplinati da specifiche linee guida ministeriali ma da vari documenti di enti e organismi (tra i primi quello redatto a cura dell’ENEA nel 1999) sono finalizzati anche a una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico locale, oltre che a realizzare un coordinamento tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano. I piani adottati, contenenti i dati relativi all’origine/destinazione e agli orari di ingresso e uscita dei dipendenti, devono essere trasmessi al Mobility manager del Comune competente (Mobility Manager d’Area), entro il 31 dicembre di ogni anno, per la valutazione delle misure previste, l’armonizzazione delle diverse iniziative e la formulazione di proposte di finanziamento in relazione alle risorse disponibili.

Da oggi, quindi, il Mobility Manager degli enti e delle aziende ha uno strumento in più per la redazione del PSCL, anche se la scadenza del 31 agosto, il cui rispetto è condizione necessaria per richiedere i fondi per le azioni contenute nei piani stessi, difficilmente potrà essere rispettata da chi non abbia già attivato, nei mesi precedenti, tutto il complesso lavoro di raccolta ed analisi dei dati sulla mobilità aziendale o dell’ente.

Non resta che sperare che anche per il 2022 siano stanziati analoghi, o maggiori, fondi e che la presenza di finanziamenti porti le amministrazioni a considerare l’utilità della figura del mobility manager, figura, tra l’altro, come abbiamo visto nel precedente articolo, obbligatoria per le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti, ubicate in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia, ovvero in un comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, casistica che riguarda non solo i Comuni, ma anche altri enti, le aziende sanitarie locali, gli ospedali, le università, le sedi di uffici statali oltre ad aziende pubbliche e private con sede negli ambiti sopra descritti.

In un prossimo articolo torneremo sul Piano degli Spostamenti Casa Lavoro e sulla figura del mobilty manager d’area, figura espressamente prevista per i Comuni quale elemento di coordinamento dei vari manager della mobilità degli altri enti ed aziende.

 

Articolo dell' Arch. Raffaele di Marcello - membro del Comitato di Redazione UNITEL e Componente del Centro Studi Nazionale FIAB - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.


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