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Il Miur ha selezionato gli otto cluster tecnologici nazionali che potranno accedere ai 408 milioni di euro stanziati per finanziare la ricerca industriale all'interno di specifiche aree strategiche. In lizza c'erano undici cluster, ma solo otto sono stati appunto ritenuti ammissibili. Questi raggruppano in totale 30 progetti sviluppati da 461 tra imprese grandi e piccole e istituti pubblici di ricerca. I costi al finanziamento ammontano a 344,7 milioni di euro, che però saranno in grado di generare in breve investimenti per 1,1 miliardi.

Gli otto cluster selezionati dovranno inviare entro due mesi la progettazione esecutiva delle attività preventivate; da febbraio, infatti, è prevista già la partenza della fase operativa, con le prime rendicontazioni e, quindi, l'erogazione delle prime risorse (il 27% sotto forma di finanziamento a fondo perduto e il restante come finanziamento a tasso agevolato).

In ambito territoriale, la Lombardia e il Piemonte sono le Regioni dai migliori risultati, visto che sono presenti in tutti gli otto cluster selezionati, seguite poi dalla Puglia presente in sette cluster. Purtroppo, l'unico cluster impegnato del settore energia non ha superato la selezione, tanto che il ministro Passera sta pensando di riaprire i termini per presentare i progetti,