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Lettera al Presidente Napolitano

Pubblicato il 26/05/2010
Pubblicato in: Articoli
Al Sig.Presidente della Repubblica
On.Giorgio Napolitano

Illustre Presidente, torno a  porgerle con piacere il saluto di tutti i tecnici pubblici dipendenti che mi onoro, quale Presidente di UNITEL, di rappresentare.
Mi consenta di segnalare alla sua cortese attenzione, a seguito dell’ulteriore luttuoso evento accaduto a Genova in occasione della ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia, il grande disagio e la profonda tristezza che la nostra categoria vive per la situazione che si è venuta a creare a seguito della più recente normativa in materia di sicurezza (su cui è nota la Sua sensibilità).
Dalla lettura del testo coordinato sulla sicurezza, di cui all’ex Dlgs n.81/08, emerge manifesto l’inutile spirito penalizzante della norma nei confronti dei tecnici pubblici dipendenti.
Al di là delle grida d'allarme, delle dissertazioni tecnico-giuridiche e/o dell'opportunità di dibattiti e tavole rotonde, riteniamo come categoria quanto mai necessaria un’azione mirata a promuovere una urgente revisione del sistema di verifica,controllo e sanzionatorio, nei confronti dei soggetti che realizzano i lavori.
Mi permetta di rammentare che il T.U. sulla sicurezza di cui al  Dlgs n.81/08:
  • all'art.89 punto 1 comma c  precisa che il responsabile dei lavori è il responsabile del procedimento;
  • il successivo art.90 punto 3 e seguenti  prevede per il responsabile dei lavori ( quindi per il RUP) in ogni comma l'arresto da tre a sei mesi con ammende varie;
  • il successivo art. 93 punto 2 precisa che la designazione dei coordinatori in fase di progettazione e d'esecuzione non "esonera" il responsabile dei lavori dalle responsabilità... ecc...

Pertanto, da un esame dei combinati disposti della più recente normativa, si investe di responsabilità il Responsabile dei Lavori/ RUP per verifica e controllo  dell'operato di tutti, compreso i coordinatori della sicurezza.
Il  ripetersi degli incidenti sul lavoro fanno emergere in tutta la sua drammaticità la necessità di una urgente revisione della materia legislativa.
Orbene, se lo spirito della norma è quello di promuovere un controllo programmato della sicurezza nei cantieri, i combinati disposti della stessa norma mettono in oggettivo imbarazzo e difficoltà il soggetto delegato al controllo (Responsabile dei Lavori/Rup ) per più d’una ragione.
Infatti se è vero che il  RUP nell’esercizio delle sue funzioni è un pubblico ufficiale, non si comprende perché altri pubblici ufficiali (dello SPESAL e dell’Ispettorato del Lavoro) hanno il compito di controllarne l’operato ( è come se l’azione della polizia fosse per legge  sottoposta al controllo di  carabinieri e finanza)
In materia sarebbe razionale prevedere per legge , per appalti superiori alla soglia (€ 150.000,00), l’obbligo di insediare, sino al collaudo delle opere, una commissione paritetica, composta  dal RUP e  da funzionari dello  SPESAL e dell’Ispettorato, che controlli sistematicamente l’operato delle imprese .
Nel concreto, per un  monitoraggio costante e programmato dei cantieri, occorrerebbe svincolare il Responsabile dei Lavori /RUP da sanzioni pecuniare e penali, responsabilizzando lo stesso per la promozione di commissione paritetica , così come  innanzi descritto.
L’attuale impostazione della norma dovrebbe essere rivisitata prevedendo  che il RUP, che allo stato attuale  è costretto a rincorrere le ditte per ricondurle ad un rispetto minimo della legge per non essere lui stesso soggetto a sanzioni, diventi soggetto attivo e propositivo di verifiche e controlli ( come pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni), unitamente agli altri preposti funzionari dello SPESAL e dell’Ispettorato del Lavoro anch’essi pubblici ufficiali.
Caro Presidente credo che una revisione della norma così come prospettato  sia quanto mai opportuna ,desanzionando  e depenalizzando  l’operato del Responsabile dei Lavori /RUP,  armonizzandone l’operato  con gli altri soggetti delegati  ai controlli in materia di sicurezza, si potrebbero ottenere quei risultati che la norma insegue e non riesce, aimè, a cogliere  ( sicurezza dei lavoratori).
Nello spirito di quanto illustrato, pertanto, la figura del Responsabile dei Lavori /RUP in materia di sicurezza, così come prevista nel DLGS 81/2008, dovrebbe essere radicalmente rivisitata , rivalutata e riformata ( non certo prevedendo arresti e sanzioni).
On. Presidente , a nome di UNITEL,  per tutte le motivazioni esposte,le chiedo un Suo autorevole intervento  mirato a orientare l’azione governativa per una opportuna e quanto mai necessaria revisione della norma così da poter consentire ai tecnici pubblici dipendenti, che operano in qualità di pubblici ufficiali sui cantieri, di essere in materia di sicurezza attori.
Ringraziando per la cortese attenzione che non mancherà di prestare le invio  a nome di UNITEL il saluto di tutti i tecnici pubblici dipendenti.

Campobasso, 20.05.2010

Presidente nazionale UNITEL
Bernardino Primiani

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